A Montoro, quando si affrontavano le questioni ambientali per Piazza di Pandola, la maggior parte degli oppositori era assente
Ieri sera la compagine “Montoro Democratica” a sostegno di Mario Bianchino sindaco di Montoro ha svolto il suo ottavo comizio alla frazione Piazza di Pandola.
Tema centrale della serata si è rivelato la tutela dell’ambiente. Sia Guglielmo Lepre che Michele Capuano si sono scagliati contro gran parte dei rivali avversari, rei di parlare solo ora di ambiente, mentre nei momenti decisivi, quali incontri e azioni legali intraprese per opporsi alla costruzione del sito di compostaggio ai confini della frazione, pochi tra i candidati avversari hanno espresso la loro vicinanza alla causa, eccetto gli attivisti locali del Movimento 5 Stelle, come ha ricordato Lepre. Su tale scia si inserisce il pensiero di Immacolata Cipolletta, focalizzandosi sull’impegno amministrativo per una sostanziale modifica del progetto relativo alle vasche di laminazione, che avrebbero distrutto la conformazione del territorio, se il progetto fosse rimasto così come era stato redatto in prima battuta. Anche Capuano si è soffermato su questo tema, poiché è stato accusato di essere favorevole a tale costruzione. Invece il politico ha dimostrato come la sua volontà fosse ben dimostrabile da documenti redatti dalla Conferenza dei Servizi, datati 2012, dunque sin prima che si insediasse l’attuale amministrazione, ora in scadenza di mandato.
Durante ogni appuntamento, il gruppo menziona sia quanto è stato realizzato nella frazione luogo del comizio che quanto si intende realizzare nell’eventuale mandato successivo. In quest’occasione, Capuano evidenzia la risoluzione del problema igienico- sanitario relativo al sistema fognario in via Rio Secco, collegando tale strada, tramite un finanziamento, con località Madonnelle a Fisciano, allo scopo di evitare problemi di acqua stagnante durante le piogge. Altro punto toccato è stato la riqualificazione dell’ex scuola materna in via Aia, che era diventato quasi un punto dove consumare stupefacenti ma adesso è uno spazio da utilizzare per parcheggio ma anche uno spazio da destinare per bimbi come per vecchietti, che ora sono al coperto. Altre opere realizzate nella frazione sono state citate dal primo cittadino uscente, come la sistemazione della doppia linea fognaria nel suo complesso; l’impianto di pubblica illuminazione; l’impiantistica sportiva; le piazze Aldo Moro, Giorgio Perlasca e San Francesco. In ogni caso, il futuro per la frazione non sembra meno florido del presente, in base a quanto detto ieri sera. Fiore all’occhiello per Piazza di Pandola sarà il centro di protezione civile, che si sta costruendo sulle ceneri dell’ex scuola primaria, attraverso un finanziamento da 1,2 milioni di euro, come ha riportato Capuano. Il politico ringrazia sin da ora i giovani volontari che lo andranno presidiare, una volta completato. Invece Guglielmo Lepre ha aggiunto che il centro di eccellenza dovrebbe ospitare il presidio dei Vigili del Fuoco, in caso di positiva conclusione della trattativa con il comando provinciale. A tali centri a tutela della legalità, dovrebbe aggiungersi il nuovo comando della Compagnia dei Carabinieri, che andrà a coprire sia Montoro che Solofra. Per tale ragione, secondo Lepre, la legalità diventerà centrale sul territorio montorese. A ogni modo, l’impegno di Capuano non si limita a quanto già descritto. Infatti, il politico ha parlato anche di essere in attesa del parere dell’Anas sul miglioramento della rete fognaria riguardante l’attraversamento autostradale nella parte a valle della frazione. In più, dice poi il già delegato all’ambiente, è in ballo anche un finanziamento dell’Anas dal valore di 2,5 milioni di euro, sull’installazione di barriere fonometriche nei tratti autostradali che toccano le frazioni Piazza di Pandola e Misciano. Tale intervento è stato già inserito nel piano di contenimento e abbattimento del rumore stilato dall’Anas, ma sul finanziamento Stato e Regione Campania stanno da tempo tergiversando. Altri interventi possibili, a detta di Immacolata Cipolletta, sono poi il potenziamento della rete viaria tra la frazione e Borgo, come ha già detto Ricciardelli a Preturo, nonché rendere il parcheggio nei pressi degli imbocchi autostradali uno spiazzo per la sosta temporanea degli autobus con l’aggiunta di relative pensiline, nonché un’area di ristoro.
Come in ogni comizio, non sono mancati gli attacchi ai candidati avversari, presenti in tutti gli interventi della serata. Sia Cipolletta che Capuano hanno asserito che nessuno del gruppo si siede in Consiglio Comunale per alzare soltanto la mano mentre la politica afferma che nessuna tra le donne elette sta nell’agone politico solo per indossare bei vestiti, così replicando ad alcuni attacchi misogini. Invece Stefania Montefusco ricorda come l’amministratore debba essere non solo quella figura che serva il popolo, citando l’origine del termine amministratore dal latino minister, ma anche colui che debba presentare proposte concrete, altrimenti produce solo rumore. Invece Stefania Siano ritorna sugli attacchi lanciati dagli avversari, incentrati sulla presunta mancanza di servizi sociali a Montoro. Sull’argomento, la già assessora alle politiche sociali ricorda alla platea il suo operato: realizzazione del secondo micronido comunale ad Aterrana, centro di ascolto e per l’autismo a Banzano sin dal 2014, centro di ascolto a Torchiati presso il punto Myla, mensa sociale attiva tutto l’anno, elargizione di pacchi alimentari in convenzione con il Banco Alimentare di Fisciano, centro per minori a rischio a San Felice, centro per diversamente abili. La politica poi chiude il suo intervento interrogandosi su come tali soggetti stiano ancora lì a contestare, per cercare di accaparrarsi il consenso, nonostante diversi di loro siano già stati bocciati nella scorsa tornata elettorale. Infine, il primo cittadino uscente rinnova accuse già enunciate nelle serate precedenti, ovvero i tre feudatari pronti a spartirsi il territorio; il pagamento dei debiti fuori bilancio generati nell’ex Montoro Superiore; il fiorire di contenziosi legali affidati a parenti e affini in anni passati portando a una vera e propria “incaricopoli”; la mancata credibilità dei proponenti rivali, tra chi presenta potenziali condizioni di incompatibilità e chi si è comportato da bancarellaro. Nei suoi attacchi, il primo cittadino uscente menziona anche alcuni fatti inediti. A suo dire, suona paradossale affermare che tutti i 64 aspiranti consiglieri della coalizione rivale siano tutti potenziali sindaci. In quanto tali, bisognerebbe consultarli anche in caso di interventi immediati, con la conseguenza della potenziale degenerazione di un’emergenza. Allo stesso tempo, tale forza politica avversaria non è così compatta come vuole far sembrare, a detta di Bianchino. A tal proposito, cita come diversi tra tali esponenti si siano proposti al primo cittadino uscente per candidarsi a suo sostegno.
Comunicato stampa
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