LA BELLEZZA NON SALVERA’ IL MONDO SE NON SALVIAMO LA BELLEZZA”
Quando Salvatore Settis, nel 2013, pronunciò la frase che abbiamo scelto come motto del nostro nuovo
Liceo Classico per i Beni Culturali (ClaBeC), consegnò a tutti gli italiani una missione, discendente dalla
nostra stessa Costituzione (articolo 9): difendere e salvare il Paesaggio e il Patrimonio storico artistico della
Nazione, perché non basta illudersi, come sembrava credere Dostoevsky, che la Bellezza abbia energia
autonoma per operare come forza salvifica. “Tutelare il Patrimonio è una missione civile, un dovere
morale,piuttosto che un bel gesto di nobiltà, e dalla sua riuscita dipende la costruzione di una cittadinanza
attiva dentro un ambiente e un mondo più giusti e vivibili. Bisogna dunque formare i giovani a questa
missione, indicando loro, già nella fase avanzata degli studi superiori, le molte connessioni tra Patrimonio e
Benessere sociale e mostrando loro le molteplici professionalità che possono concorrere a indirizzare il futuro
a un più rispettoso atteggiamento verso i tesori che la Natura e la Storia, insieme all’ingegno umano, ci hanno
affidato”, afferma la Dirigente Scolastica Lucia Forino. “E’ la lezione dell’UNESCO”-aggiunge a una voce il
corpo docente, caratterizzato da concreta esperienza accademica e lavorativa nel settore dei Beni
Culturali- “che in tutto il mondo opera affinché la salvaguardia e la corretta gestione dell’Heritage divenga
parte del programma politico di tutti i governi e mentalità comune a tutti i cittadini”.
Il Liceo Publio Virgilio Marone di Avellino ha inteso raccogliere questa sfida formativa, osando proporre, per
la prima volta nella nostra provincia, un Liceo Classico con curvatura specifica: un vero Liceo Classico, ma
con una profonda integrazione tra le materie di studio, guidata dalla Storia dell’Arte, che compare già dal
primo anno e accompagna tutto il quinquennio, intrecciandosi strettamente con l’insegnamento sia delle
materie umanistiche che di quelle scientifiche, per dare agli alunni, insieme con la tradizionale formazione
alle lingue antiche e alla conoscenza del mondo classico, un assaggio di quei percorsi professionalizzanti e
di quei saperi disciplinari che possono guidarli nella scelta di far parte di un mondo del lavoro che tutela e
valorizza il Patrimonio. Si comincia quest’anno, con una piccola classe di ragazzi entusiasti e motivati, che
incontreranno i loro docenti lunedì 12 settembre, alle ore 9:30, nella palestra della sede centrale in Via Tuoro
Cappuccini. Sarà un momento di gioia, ricco di elementi simbolici importanti, tra cui la consegna a ciascun
alunno di una maglietta con il logo –una fibula a spirale del Museo Irpino rielaborata e il nome di ciascuno- e
la costituzione formale della Sezione Gamma ClaBec. Da mercoledì 13, poi tutti al lavoro sul campo, al
Museo Irpino, perché il ClaBec uscirà spesso dalle mura scolastiche, perché la passione non si coltiva con
le fotografie o i video, ma con l’emozione dell’incontro con la Storia e la Bellezza. Gli studenti del primo anno
misureranno la provincia palmo a palmo, alla ricerca di storie, tesori e di una rinnovata passione per lo studio
e l’eccellenza. Già da questa prima esperienza, il ClaBec vuol essere un Liceo contemporaneo e stimolante,
una comunità educante autentica e gioiosa, che spera di crescere negli anni a venire
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