Tra i tre Giurati del concorso di poesia dialettale “Radici Poetiche a Massimo Troisi” organizzato dalla casa editrice il Papavero, un uomo che della Parola ha fatto il suo mestiere. Cantautore, attore teatrale, scrittore, Gianni Mauro è nato a Salerno e vive a Mentana – Roma. è il leader del gruppo musicale e teatrale Pandemonium, con il quale partecipa a ben 2 edizioni del Festival di Sanremo: nel 1978 con Rino Gaetano (nello storico coro finale di Gianna) e nel 1979 con Tu fai schifo sempre, brano dissacrante e provocatorio che vende un considerevole numero di dischi e diventa in Italia un vero e proprio cult del filone musicale demenziale e surreale, successivamente, punto di riferimento e di ispirazione per molti altri artisti. Dal 1976 è iscritto alla SIAE (estensione di tutela in tutte le sezioni).
La RCA Italiana, casa discografica più importante dell’epoca, lo scrittura come autore di testi e musica. Ha collaborato con Gabriella Ferri, Gianni Nazzaro, Lando Fiorini, Renato Rascel, Franco Franchi, Gino Bramieri, Oreste Lionello, Pippo Franco, Gigi Proietti e molti altri. è autore di canzoni anche per il cinema, in collaborazione con Detto Mariano del Clan Celentano (Il ragazzo di campagna con Renato Pozzetto, Il bisbetico domato con Adriano Celentano, Spaghetti a mezzanotte con Lino Banfi, e molti altri) e per la tv, con sigle e colonne sonore (Buonasera con Franco Franchi…, Più sani e più belli e per le fiction Un medico in famiglia e I Cesaroni). Lunedì, incisa e cantata da Gabriella Ferri nel 1977, in Brasile è un evergreen da quasi 40 anni. Nel 2008, un’altra sua melodia ironicamente sottile e raffinata, Canto malinconico, interpretata da Vittorio Marsiglia. Per le Edizioni Il Papavero ha pubblicato tre romanzi: La cameretta dei pensieri scomposti, La pistola di Cechov e I momenti perfetti di Marjorie. Nel 2015, sorpreso che al primo posto si fosse classificata la poesia di una diciannovenne, cerca di conoscere meglio, più da vicino, la scrittura e lo stile, di Elena Sinopoli e, sorpreso in positivo, l’affianca nella realizzazione di un’antologia “Potenziale di bellezza”, aprendole così la strada verso nuovi orizzonti. I premi letterari, alle volte, servono anche a questo, a riconoscere talenti per poi investire sul loro successo.
Marco Bruno
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