In giuria per il premio “Radici poetiche a Massimo Troisi” delle Edizioni il Papavero anche Corrado Taranto che con Massimo aveva condiviso il set di “Pensavo fosse amore… invece era un calesse.” Figlio di Carlo Taranto e nipote di Nino, Corrado intraprende l’attività di attore teatrale nel 1974 con la grande sceneggiata di Nunzio Gallo e Tecla Scarano, continuando poi la sua carriera con altri artisti di grosso calibro.
Da allora ha lavorato in teatro con i fratelli Giuffrè, Carlo Cecchi, con suo zio e suo padre, Luisa Conte, Mariano Rigillo, Mario Scaccia e altri grandi nomi del teatro italiano.
Negli anni ottanta, forma un sodalizio artistico con l’inseparabile collega Mimmo Sepe, con cui è ospite per diversi anni allo Zelig di Milano, e con cui vince il Festival
Nazionale del Cabaret di Loano. Per il piccolo schermo è stato protagonista dello sceneggiato Teresa Raquin (RaiDue) diretto da Giancarlo Cobelli, poi della soap Un posto al sole (RaiTre), per un anno e mezzo, quindi guest in otto puntate de La squadra (RaiTre) e ha partecipato allo sceneggiato Pupetta Maresca (Canale 5). Al cinema ha affiancato Jack Lemmon e Marcello Mastroianni in Maccheroni di Ettore Scola, Anthony Quinn in Stradivari, Giancarlo Giannini e Manuela Arcuri in Io non dimentico, e ha girato due film per i Vanzina. È sceneggiatore e autore di numerose commedie e trasmissioni Radiotelevisive. Giusto rappresentante della “buona” tradizione artistica napoletana non poteva esimersi dal ruolo di Giurato.
Marco Bruno
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