Sta diventando tristemente un’abitudine, quella di vedere il calcio sempre più coinvolto nel mondo delle scommesse e delle partite truccate.Ultima vicenda in ordine cronologico, quella riguardante alcune partite della Serie B 2013-2014 nelle quali sembra essere coinvolta l’Avellino calcio e l’allora il suo calciatore A.Izzo, ora al Genoa e nel giro della Nazionale, anche se non tra i convocati per Euro 2016. Sono già arrivate le prime reazioni ufficiali, su tutte quella della società Avellino calcio che ha preso le distanze dall’accaduto dichiarandosi una società pulita. Naturalmente questa vicenda andrà avanti per mesi e avrà conseguenze ci auguriamo non penalizzanti per i prossimi campionati di calcio. Purtroppo da che mondo è mondo,dove ci sono grandi business economici c’è sempre stato il problema di truffe o illegalità, sia di persone singole che di organizzazioni criminali. Ora non voglio giudicare le persone e/o società coinvolte, nè ergermi a giudice, ma credo che è davvero molto difficile per le Leghe calcio e per gli organi di vigilanza prevenire e combattere questo fenomeno del calcio scommesse, soprattutto nelle serie minori, dove una partita truccata può far guadagnare ad un giocatore connivente somme di denaro che spesso sono più alte del proprio stipendio annuale. L’unico modo che c’è per intimorire i calciatori e per indurli a pensarci bene prima di truccare una gara, è quello di avere pene severissime, ovvero radiarli per sempre dal calcio non facendoli più giocare, sia che la loro sia responsabilità diretta e sia per omessa denuncia, perchè credo che sia impossibile combinare una partita senza che tutti e 22 calciatori in campo più lo staff in panchina si accorga di nulla
.Allora cominciamo a radiare tutti,coinvolti diretti o meno, tutti, in modo da far si che i diretti interessati dell’eventuale combine non trovino facilmente appoggio e omertà.
Fabio Ursini
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