Mel Donniacuo ha conquistato il titolo italiano assoluto di boxe. Abbiamo festeggiato con lei, con il suo maestro, il campionissimo Agostino Cardamone, e con il suo preparatore atletico,Giuseppe Saviano.
Riascolta l’intervista:
Montoro torna sul ring. La boxe che conta si esprime, ancora una volta, con i guantoni della valle dell’Irno. Una passione senza fine che ha toccato l’apice con il titolo mondiale dei pesi medi di Agostino Cardamone e che non ha mai smesso di pulsare nella terra della ramata.
Protagonista dei campionati italiani assoluti di Roseto degli Abruzzi la venticinquenne Carmela Donniacuo. Mel è approdata al pugilato che conta proprio attraverso la Pugilistica Cardamone. La sua storia ha incrociato quella di Agostino, oggi apprezzatissimo maestro. Dalla stoffa e dal carattere di ferro che li accomuna non potevano che nascere straordinarie imprese di sport.
L’appuntamento dell’anno, quello dei campionati italiani (categoria 69 kg), era sentito da mesi e giungeva dopo il successo ai campionati universitari. La tappa di Roseto è stata preparata con meticolosa determinazione: era destinata a segnare la svolta, il meritato trampolino di lancio per un’atleta dotata di caratteristiche tecniche ed atletiche indiscutibili.
Tanto sudore. Una preparazione seguita con tantissima determinazione e col supporto infaticabile della bandiera dello sport irpino Giuseppe Saviano, il delegato provinciale del Coni.
Una semifinale non semplice, contro Giorgia Castagnoli, si era chiusa con un successo netto ed un verdetto unanime.
Nel pomeriggio dell’Immacolata il match decisivo con Patrizia Pilo: in palio il titolo nazionale.
La vittoria, meritata, è giunta dopo un avvio non semplicissimo ed un crescendo di emozioni che ha accompagnato l’evidenziarsi della supremazia della pugile montorese. Quattro riprese prima del verdetto. Poi il titolo nazionale. Donniacuo tornerà a Montoro da campionessa italiana.
Ad accoglierla, alla fine di ogni round, un angolo che suggestionava gli spettatori. Cardamone era lì. Anche nelle vesti di maestro le sembianze di Agostino restano quelle del grande professionista pregno di umiltà e semplicità in grado di esprimere una gioia composta che racchiude in sé soddisfazione e massimo rispetto per l’avversario, qualunque sia la posta in palio.
A fine incontro lo stesso Cardamone ha spiegato quanto sia stato sofferto il risultato. L’avversaria di oggi era una pugile molto esperta, molto brava. Dall’angolo è stata una grande emozione. Mel può arrivare dove vuole perché ha tanto spirito di sacrificio ed è testarda.
Sono soddisfattissima, è stato l’anno dei titoli nazionali: prima gli universitari poi gli assoluti – queste le prime dichiarazioni di Mel – Questo successo lo dedico a Carda, alla Pugilistica, alla mia famiglia, a Giuseppe Saviano, a Gerardo e Valerio Esposito ed al supporto morale di tutta la palestra FP di Montoro.
Avere Agostino nell’angolo è una bella forza. Senza di lui non avrei mai potuto vincere una finale come quella di oggi. La Pilo è una mancina molto tecnica, Carda conosce tutti i segreti dei mancini (come lui) e mi ha consentito di impostare il match per poterlo vincere.
Mel Donniacuo tornerà sul ring il prossimo 18 dicembre, al Palamontoro, per una manifestazione/evento interregionale di pugilato. Lo farà da campionessa italiana.
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