Dopo 24 ore particolarmente frenetiche e soprattutto senza precedenti, la Città conciaria si è svegliata smarrita e terrorizzata.
Le parole sono state soprattutto di rassicurazione dopo che sui social, si era scatenato il panico a causa della divulgazione sugli stessi di informazioni particolarmente delicate al di fuori del loro ambito di appartenenza, ovvero quello istituzionale.
Immediate le azioni della macchina amministrativa che ha predisposto subito le procedure cautelari del caso, acquisendo informazioni sullo stato di salute prima fra tutti dei molti accorsi a Milano settimana scorsa, imprenditori conciari e scolaresche. Nonostante non siano mancati dei casi di contagio e nonostante le amministrazioni del luogo abbiano già adottato anch’esse delle misure di sicurezza, come affermato dallo stesso Sindaco, le zone di Milano centrale e di Milano Rho non sono nell’elenco delle zone sottoposte a quarantena ed isolamento e di conseguenza non è al momento previsto alcun provvedimento di quarantena nei confronti dei visitatori di Linea Pelle e Milano in genere.
Per quanto riguarda le precauzioni da tenere da parte dei cittadini, le linee guida sono quelle generalmente proclamate dal Ministero della Salute e Regione Campania, in particolar modo di comunicare eventuali spostamenti passati e futuri ma soprattutto di non recarsi nei focolai o comunque in genere di evitare di dirigersi verso territori che anche se non posti in quarantena presentano una particolare diffusione del virus.
Controlli che di certo non sono partiti oggi o lo scorso weekend ma che hanno interessato il territorio sin dalle prime avvisaglie, avendo come destinatari segnatamente la comunità cinese residente a Solofra autrice di spostamenti da e per la Cina.
Due sono infine i provvedimenti di quarantena emessi verso altrettanti nuclei familiari, uno da 3 persone e l’altro di 2 persone, in quanto rientranti da Comuni da codice rosso che rientrano nell’elenco diramato dal Ministero della Salute.
Solo parole di elogio e riconoscenza del Sindaco per queste due famiglie che hanno deciso di collaborare sin dal primo momento per facilitare l’operato della stessa amministrazione, ricostruendo tutti i loro spostamenti in modo da salvaguardare la loro incolumità e quella di tutto il territorio.
L’ordinanza di isolamento di 14 giorni è stata adottata a mero scopo precauzionale in quanto i soggetti colpiti dalla misura non presentano alcun sintomo riconducibile al Coronavirus essendo in ottimo stato di salute.
Ed è proprio su questo punto che le parole del Sindaco si riempiono di rammarico e di dispiacere dinanzi alla diffusione attraverso chat private ma soprattutto attraverso canali social delle due ordinanze con tanto di dati identificativi delle due famiglie nonostante il Comune avesse deciso di non pubblicare i due atti posto che la non pubblicazione non pregiudica validità e efficacia degli stessi e che le due ordinanze andassero trasmesse necessariamente soltanto alle autorità competenti in materia.
Oggi pomeriggio intanto i Comuni autori dei provvedimenti di quarantena sono convocati in Prefettura, insieme all’Asl e alla direzione del Moscati per affrontare il problema e per sostenere le famiglie colpite dall’ordinanza nel miglior modo possibile.
Gianmarco Ingino
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