Si dice che gli uomini andando avanti con gli anni ricordano meglio la vita lontana mentre perdono memoria del presente appena passato. Forse questo è il segno che il tempo, quando s’inoltra nella sera dell’esistenza, mostra il suo vero e illusorio volto.
Arriva così la stagione della nostalgia, che si alza calma, col silenzio di un’alta marea, e fa svanire come neve al sole i sogni di gloria e le illusioni dell’età adulta. Allora ci si accorge che il passato non è mai passato, e tutto torna già con il profumo dell’eterno: i giochi di fanciullo, il volto della madre, le belle storie dei tempi antichi raccontate dai nonni… Quegli antichi racconti che ristanno nell’aria e uomini pensosi amorevolmente raccolgono in malinconiche sere invernali.” Questo l’incipit de
“Il paese dove è sempre Natale” del professor Carlo De Luise, un racconto prezioso per grandi e piccini che ti trasporta in un paese dalla magica atmosfera natalizia e quasi ti sembra di percepire la musica, i suoni, la neve che scende lieve. Un paese e un racconto idilliaco che in realtà nasconde tra le righe tutto il pensiero di Parmenide. Una lettura da non perdere soprattutto di questi tempi, magari al dolce tepore di un camino.
Marco Bruno
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