Ci sono aree dell’Irpinia dove le festività che accompagnano i primi giorni dell’anno vanno ben oltre l’Epifania. Montoro è uno dei contesti dove è estremamente sentito il legame con l’ermita che ha dato origine al monachesimo, Sant’Antonio Abate.
Il 17 gennaio è tradizionalmente il giorno dedicato al Santo. La comunità ad esso particolarmente legata è quella della frazione Caliano. Come detta la storia di fede e di aggregazione sociale del paese, una serie di funzioni religiose saranno accompagnate da iniziative che coinvolgono trasversalmente l’intera comunità.
La tradizionale staffetta podistica che da trent’anni porta in giro per l’Italia la torcia che innesca il focarone, ovvero il falò di Sant’Antonio, partirà dalla “porta Santa” del duomo di Salerno. La “fiaccola della pace” giungerà a Montoro e fungerà da innesco per le fiamme che consumeranno la pira lignea che riscalderà la notte tra il 17 e 18 gennaio. L’accensione del falò è prevista per le ore 19.30 dello stesso 17. Per gli appassionati di sapori e suoni della tradizione una tre giorni di spettacoli e gastronomia accompagnerà una lunga tratta di via dell’Aia. La strada principale di Caliano sarà animata dalle “Notti delle Campanele”. A partire dal 16 gennaio, il borgo della valle dell’Irno, teatro dell’evento, sarà in parte “coperto” da una serie di tensostrutture che consentiranno lo svolgimento delle manifestazioni anche in caso di condizioni meteo avverse.
Sabatino Del Regno
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