A due anni dalla nascita del comune di Montoro, avvenuta il 3 dicembre del 2013, ecco le riflessioni dei sindaci della fusione, ovvero degli ultimi aministratori ad aver indossato la fascia tricolore rispettivamente nell’ex comune di Montoro Superiore e nell’ex comune di Montoro Inferiore:
Francesco de Giovanni:
Il tre dicembre 2015 la nostra nuova Città di Montoro ha raggiunto il suo secondo compleanno e come avviene per le persone, è necessario tracciare un bilancio della vita amministrativa, per cercare di migliorare sempre di più, lasciando come eredità alle future generazioni, quel percorso di maturità civile, sociale e politica che sino ad oggi ci hanno accompagnato.
Oggi con la Città di Montoro, alcuni danno per scontato il superamento di molti eventi che nel corso degli anni, hanno caratterizzato per la nostra comunità, un percorso politico, amministrativo e sociale, che invece è stato e sarà molto difficoltoso, pieno di insidie e per nulla semplice, allo scopo non solo di mantenere ma soprattutto di ottimizzare quei risultati che i civili cittadini montoresi sino ad oggi hanno raggiunto.
Auspico alla nostra comunità, che con la Città di Montoro, possano definitivamente affermarsi quelle dinamiche di sviluppo sociale, culturale, politico ed economico che costituiscono il vero seme di chi ha creduto e continua fermamente a credere nella costruzione di questa Città.
Auspico che nel prossimo futuro si lavori civilmente per recuperare quei valori storico – culturali a noi trasmessi ma quasi del tutto perduti, per fare diventare sempre di più la Città di Montoro, un esempio di realtà territoriale e di civiltà politica e culturale che trova la sua naturale connotazione tra le due Province di Avellino e di Salerno.
Salvatore Carratù:
L’unica percezione che hanno i cittadini è il mutamento degli assetti istituzionali: un solo sindaco, un solo consiglio comunale, per il resto i cittadini faticano a percepire l’operato dell’Amministrazione comunale. Stiamo aspettando tutte le opportunità in termini di efficienza ed efficacia nei servizi.
Aspettiamo una ottimizzazione dei servizi, aspetto su cui siamo stati spesso critici verso l’operato della Giunta Comunale; in modo particolare sulla gestione e tariffe dei servizi di pulizia della città o sulla mancata presa di posizione contro le scelte operate dalla società di gestione dei servizi idrici che, in presenza di problemi organizzativi e gestionali dovuti alla mancata erogazione idrica, ha avuto anche il coraggio di aumentare il canone dei consumi di acqua potabile alle famiglie.
Sul fronte degli investimenti si sta dando seguito alle opere pubbliche ed ai progetti già finanziati dalle precedenti amministrazioni «da un’attenta disamina si può dimostrare che in molte delle delibere di Giunta l’attuale Amministrazione vende come suoi progetti già avviati. Per il resto gli altri provvedimenti sono delibere di contenuto bagatellare». I lavori pubblici stanno subendo rallentamenti anche con il nuovo Comune per i noti problemi di finanza pubblica o di accelerazione della spesa sui fondi europei. Si registrano notevoli disagi sul fronte della viabilità comunale l’amministrazione comunale non riesce a dialogare o far completare interamente i tratti stradali delle frazioni interessate da lavori di asfalto eseguiti e finanziati da altri Enti.
Restano irrisolte le criticità legate al trasporto pubblico locale, come il collegamento interno tra le frazioni, i servizi extraurbani con le città di Avellino e Salerno, l’ospedale di Solofra e la tanto vicina quanto lontana Università degli Studi di Salerno. Notevoli disagi si registrano sul fronte della viabilità comunale (centro urbano) dove l’Ente non riesce a dialogare o far completare interamente i lavori di asfalto eseguiti dalla Provincia di Avellino, vedi gli interventi a Piano e Piazza di Pandola.
Il mantenimento delle due Sedi municipali (Piano e Torchiati) sconta notevoli disservizi per chi vive nelle realtà dell’ex comune di Montoro Superiore; in questa Sede Municipale non sono erogati tutti i servizi presenti presso la sede di Piano, ancora non è stato istituto uno sportello per il cittadino in grado di dare risposte o risoluzioni immediate ai problemi a prescindere dal luogo di residenza, spesso i cittadini sono costretti a girovagare per le sedi comunali senza trovare soluzioni certe, constatiamo con grande preoccupazione che, nell’ambito dei servizi erogati presso i municipi si porta a creare due categorie di Cittadini, quelli di serie a e di b.
Se ci fosse il maggiore coinvolgimento di tutti, sicuramente questo Comune potrà ottenere importanti risultanti nel prossimo futuro, in materia ambientale, sull’assetto del territorio, sul nuovo PUC, materie dove emerge poca informazione e coinvolgimento dei cittadini, dei consiglieri comunali, delle forze politiche, delle associazioni, dei movimenti presenti e degli attori principali della nuova città.
Per ritornare all’assetto politico amministrativo, in questi due anni rileviamo un approccio negativo che non si riesce a superare l’autoreferenzialità di cui è vittima l’amministrazione comunale. Il Consiglio Comunale è stato marginalizzato ad essere un luogo per avvalorare o meno le delibere che sono affidate alle decisioni di questo organismo.
Il Consiglio Comunale avrebbe dovuto recuperare maggiore dinamicità, innanzi tutto ritrovando spazi e informazioni adeguate per poter svolgere al meglio la sua funzione di indirizzo e controllo, in modo tale che le decisioni da adottare potessero facilitare i lavori e garantire un migliore equilibrio fra le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione.
Funzione da realizzare attraverso il lavoro costante delle Commissioni Consiliari, convocate solo in presenza di Consigli Comunali vuoi per dare pareri non vincolanti per atti di consiglio vuoi in tutta fretta senza avere neppure avere il tempo per approfondire gli argomenti.
Per quanto attiene la composizione della Giunta, ferme le disposizioni di legge che lasciano al Sindaco ogni scelta su tale questione, è evidente che tutte le deleghe più importanti, così come tutta la struttura comunale, restano nelle mani di una sola persona il sindaco; mentre agli altri membri della giunta, fatte poche eccezioni, sono state affidate deleghe residuali. Abbiamo assessori privi di responsabilità perché hanno deleghe vuote, senza servizi, senza centri di costo e uffici comunali dedicati e senza nessuna possibilità di incidere e contribuire fattivamente sul futuro di MONTORO.
Come opposizione abbiamo più volte dato il nostro contributo in Consiglio Comunale, visto che sono state pochissime le occasioni di confronto poste in essere all’Amministrazione comunale sui grandi temi che caratterizzano la vita della comunità e lo sviluppo di un territorio. In questa prima fase di governo siamo stati tolleranti, verso chi, ha il dovere di governare al meglio il nostro Comune specie tenendo conto dei benefici giunti a MONTORO dai contributi economici derivanti dalla fusione dei due comuni, auspichiamo che la gestione finanziaria del nuovo Comune Unico di Montoro sia improntata a principi di programmazione, sostenibilità, trasparenza e compartecipazione al fine di scongiurare i reali rischi di possibile “ubriacamento” derivato proprio dalla grossa disponibilità di risorse economiche.
Non voglio trascurare la crisi della politica che rischia di trasmettere un’immagine negativa legata al desiderio di primeggiare e di comparire quotidianamente sulle bacheche social dei cittadini. La politica dovrebbe essere anche altro, chi siede nel consiglio comunale è depositario del potere del popolo, che lo delega affinché qualcuno lo gestisca in favore di quest’ultimo.
Come cittadino prima e come consigliere comunale di Montoro poi, non posso che auspicare i migliori risultati per il nostro Comune e per ogni cittadino che vive nella nostra realtà comunale; ma questo potrà accadere solo se con un bagno di umiltà tutti coloro che sono chiamati ad amministrare la comunità in tutte le forme e responsabilità, bisogna saper cogliere il contributo libero che viene dalle forme più democratiche di partecipazione con i cittadini, le associazioni presenti sul territorio, discutere e confrontarsi con questi ultimi.
Non basta affidarsi ai comunicati stampa o all’uso dei social per risultare simpatici ai cittadini o peggio ancora per illustrare i risultati di efficacia dell’amministrazione comunale. Sembra che l’Amministrazione sia solo capace di portare avanti la politica delle piccole cose «in una città in cui l’ordinario diventa straordinario», basta leggere i comunicati che vengono diramati per rendersi conto di tutto ciò.
MONTORO ha bisogno di cittadini, politici che abbiano qualcosa da dire, che esprimano le proprie idee senza reticenze e senza retorica, ma soprattutto che si mettano al servizio del bene comune a partire dalle frazioni, quartieri, dalle singole strade, dalle scuole, dai luoghi di lavoro e di vita.
Sabatino Del Regno
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