In questi giorni non si fa altro che parlare di Marquez e Valentino, ma chi ha veramente ragione? Diciamo la verità nessuno dei due, ha sbagliato lo spagnolo ad ostacolare Rossi e ha sbagliato Rossi a reagire. Diciamo un’altra verità, Marquez non vuole che Valentino vinca il Mondiale, forse gli rode che metta un altro record. Alla fine a meno di un miracolo, Marquez otterrà quello che vuole, difficilmente Valentino riuscirà a vincere il suo decimo Mondiale. Una cosa non capisco, se Javier Alonso, uno dei tre giudici della “Direzione Gara” del Gran Premio della Malesia, dice: “Le tante immagini che abbiamo visto ci hanno convinto che Valentino si allarga per guadagnare pista, Marc avvicina la sua Honda alla Yamaha ed è allora che Rossi si muove, ma il suo non è un calcio. Non abbiamo compreso la gara e l’atteggiamento di Marquez, non ha fatto nulla di illegale, però ha portato la situazione ad un limite privo di senso, e per questo, anche se non ci sono giustificazioni, Rossi risponde in quella maniera”. Quindi se uno dei tre giudici ammette che Valentino andava punito, ma che non ha capito l’atteggiamento di Marquez definito “privo di senso”. Se Iannone dice: “nel warm up aveva fatto registrare tempi incredibili, era il più forte con Pedrosa e più veloce sia di Rossi sia di Lorenzo. Sulla carta poteva vincere. Invece lui e Valentino continuavano a sorpassarsi come fossero all’ultimo giro, ma erano solo all’inizio della gara. Non è qualcosa di consueto, perché quando un pilota è più veloce ha due strategie: stare dietro per dare la zampata nel finale, o passare e scappare”. Iannone che parla anche della corsa di Phillip Island: “ha giocato con noi, Marc era il più veloce di tutti ma io e Rossi in Australia eravamo più rapidi di Lorenzo. Quando Marquez era davanti i tempi salivano, mentre all’ultimo giro ha fatto il miglior crono della gara. È strano”. Se Primo Reggiani parlando della corsa di Phillip Island afferma: “Marquez ha fatto di tutto per difendere Lorenzo da Rossi e da Iannone, poi li ha frenati un paio di volte fino a fargli perdere più di 1 secondo al penultimo giro e ha poi accelerato all’ultimo di 1 secondo, fino a raggiungere e superare, molto facilmente, Lorenzo. C’è altro, Lorenzo negli ultimi 20 giri ha sempre girato super costante tra 1’29,8 e 1’29,9, tranne, guarda caso, l’ultimo giro, nel quale ha rallentato di quasi mezzo secondo e Marquez l’ha passato come fosse un doppiato, senza opporre nessuna resistenza. Chiunque abbia corso in moto sa benissimo che queste cose non succedono, certe differenze da un giro all’altro non sono per niente normali”. Quindi se dei piloti definiscono certi atteggiamenti strani, e possiamo anche fare un’altra valutazione: se il gran premio lo ha vinto Pedrosa, per carità, non un novellino, ma per talento e bravura inferiore a Marquez, che ci faceva quest’ultimo a lottare per il terzo quarto posto? Possiamo tranquillamente dire che Rossi andava punito ed è stato punito, ma che Marquez è un bambino e che non merita rispetto per il comportamento che ha avuto.Chiudo con un’altra considerazione, questa volta su Agostini, oltre a dire che Rossi ha sbagliato potevi anche dire che Marquez non doveva comportarsi così, invece di ricordare un episodio in una gara a Vallelunga, volendo sottolineare la tua bravura nello stare calmo, ma penso che le le tue parole siano normali, non è facile essere scavalcati e considerati il numero due.
FEDERICO CURCI.
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