Il Sindaco di Pontoglio Alessandro Seghezzi ha affisso dei cartelli all’entrata di Pontoglio, un comune della provincia di Brescia: “Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”.
Il cartello vuole chiedere il rispetto della cultura occidentale. Siamo davanti ad un dilemma: il Sindaco di questo paese è un apocalittico, oppure lo ha fatto perché vuole fare contenti i suoi cittadini. Forse più la seconda, altrimenti dovremmo dire che ci troviamo di fronte a un apocalittico, uno che non ha ancora capito niente, che non riesce ad analizzare il cambiamento di una società sempre più multietnica, dove i mezzi di trasporto hanno permesso alle persone di spostarsi sempre più velocemente, dove la tecnologia ha abbattuto le distanze. Caro Sindaco è giusto dare quello che chiedono i cittadini, soprattutto se hanno una mentalità anacronistica, legati all’idea di “tradizione cristiana”. Rilassatevi, un giorno avremo un’ Italia che considereremo come Matilde Serao considerava Gerusalemme: originale perché è diversa, perché è multipla, con tante etnie, tante religioni. La soluzione di come far convivere una città multipla la Serao nel suo “Nel paese di Gesù” l’aveva già data prima del novecento, era consapevole che solo una sana e pacifica convivenza può mettere fine a tante guerre e all’odio tra culture e religioni diverse. Quindi, forse, sarebbe meglio rimuovere quel cartello, che riesce solo a creare ostilità, odio, e sinceramente di tutto abbiamo bisogno, tranne di cartelli che richiamano separazioni tra i popoli.
Federico Curci.
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