Continuando ad infliggere il 41bis al boss, nonostante le gravi condizioni di salute, il nostro Paese avrebbe leso il suo diritto di non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti, violando di conseguenza il principio di umanità della pena. Sull’argomento hanno avuto modo di intervenire Di Maio e Salvini che hanno espresso il loro sgomento dinanzi a tale sentenza, ma che hanno allo stesso tempo affermato l’importanza e l’inviolabilità del 41bis, in quanto riconosciuto come elemento fondamentale per il debellamento della mafia dal nostro Paese.
Gianmarco Ingino
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