UNA CHIACCHIERATA CON MICHELE GALLUCCI SULLA RIAPERTURA DELLE AZIENDE CONCIARIE E SULLA MEDAGLIA D’ORO PER LA SOSTENIBILITA’ DELLA SUDAFRICANA SA DORPER
Buongiorno Gallucci. Innanzitutto come va? Come è la situazione a due settimane dalla riapertura?
Buongiorno Direttore. Viviamo sicuramente un periodo pieno di incertezze e dove navighiamo un po’ tutti a vista. E’inevitabile: siamo reduci da uno shock paragonabile soltanto alle due guerre mondiali.
Mi sembra di poter dire che la crisi covid abbia accentuato e accelerato le tendenze di mercato già in atto: i comparti più in salute prima della pandemia sono quelli che stanno reagendo meglio, mentre quelli già in precedente difficoltà sono quelli che risultano più in affanno.
In ogni caso e’ una situazione difficile per tutti e dalla quale si potrà uscire solo con decisioni lungimiranti da parte della politica e dei principali player della nostra filiera.
Quali iniziative ha messo in atto A.M2 LEATHER per rispondere all’emergenza?
Direttore abbiamo soltanto continuato a fare ciò che abbiamo sempre fatto negli ultimi anni, ovvero investire nella nostra offerta e con i nostri fornitori per garantire ai nostri clienti le “armi” giuste per combattere in questo nuovo difficile scenario.
Qualità nelle selezioni, costanza nelle consegne e sostenibilità sono i driver della nostra offerta rivolta sia ai clienti dell’alto di gamma in Europa che i grossi gruppi asiatici.
La sostenibilità è a mio avviso la variabile chiave per garantire un futuro ai prodotti in pelle in un mondo dove il consumatore finale è sempre più un “consum-attore” in grado di incidere sull’offerta dei brand e molto molto attento a queste tematiche ambientali.
Proprio in tema di sostenibilità è di questi giorni la notizia che SA DORPER di Johannesburg in SUD AFRICA, una delle società che rappresentate come agenzia, ha ottenuto il prestigioso GOLD AUDIT da parte di LWG. Ce ne parla?
Certo sono contentissimo e fiero di questo riconoscimento al quale ho contribuito personalmente in qualità di agente della società recandomi in Sud Africa spesso negli ultimi anni per incontrare i responsabili sostenibilità dei principali gruppi mondiali della moda che rappresentano i clienti finali della nostra offerta di pellami di agnello.
LWG, LEATHER WORKING GROUP, è una organizzazione no-profit che dal 2005 si occupa di definire dei protocolli operativi per la filiera della pelle volti a promuovere pratiche di business sostenibili.
Il Management di SA DORPER con ingenti sforzi organizzativi e anche economici era già riuscito ad ottenere un AUDIT SILVER per lo scorso anno. Abbiamo da poco ricevuto il nuovo audit e quella del GOLD è stata una bellissima notizia ed una ventata di positività per noi e i nostri clienti in questo momento difficile.
Un ultima domanda e la saluto: come pensa che dovrà reagire il distretto di Solofra a questa emergenza?
Guardi direttore io sono un “fornitore” delle concerie, un loro partner strategico.
Non rientro nella categoria dei conciatori e quindi mi astengo dal dire cosa gli imprenditori di Solofra debbano o non debbano fare. Non è compito mio.
Mi sento però di poter dire che abbiamo bisogno di messaggi positivi da veicolare all’esterno.
Noi ad esempio da tempo collaboriamo con IED – ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN per promuovere il nostro distretto agli occhi degli studenti di moda, gli stessi studenti che tra 2/3 anni finiranno negli uffici stile dei diversi brand. Quest’anno lavoriamo a un progetto di tesi degli studenti di accessorio insieme a dei nostri clienti che darà molta enfasi al distretto solofrano.
E’ banale dire che sarebbe auspicabile una maggiore unione da parte dei conciatori, ma capisco anche che molti sono tra loro concorrenti e difficilmente riescono a sedersi allo stesso tavolo con serenità.
Sarebbe allora meglio per tutti che, anche seguendo visioni e idee diverse anche con riferimento alle scelte da adottare per il nostro distretto, si evitassero polemiche stupide, inutili e inopportune che fanno solo del male alla nostra città e alla sua immagine all’esterno.
Se non è compito mio dirle di cosa abbiamo bisogno di sicuro le posso dire che non abbiamo bisogno in questo momento di polemiche, faide e delle persone che le promuovono.
La ringrazio.
Grazie a lei direttore Ingino.
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