Un grande successo made in Irpinia: dal Sole24Ore a La Repubblica, a Vinitaly sino al Governatore della Regione Campania tutto questo “da chi non te lo aspetti”. Di ritorno dalla incredibile esperienza di Vinitaly 2016 il Fiano di Avellino D.O.C.G. “Isca”, il vino sociale e sostenibile, prodotto dalla Fattoria Sociale Isca delle Donne, nato dalla sinergia di psicoterapeuti, psicologi e contadini, volontari e persone nel disagio, nello spirito delle Comunità Locali Sostenibili create da Mediterraneo Sociale. “Isca” ha preso parte alla cinquantesima edizione del salone internazionale dei vini e distillati, che si è chiusa ieri, insieme con altre circa cento aziende della provincia di Avellino, ed ha raccontato non solo l’orgoglio per la tradizione vitivinicola dell’Irpinia, ma anche quello per le buone pratiche che permettono il superamento nel sociale di interventi stop and go.
L’invito ufficiale per “Isca” a Vinitaly 2016 è giunto a sorpresa lo scorso venerdì 1 aprile, durante l’evento di presentazione del vino, intitolato “non è solo un vino”, presso la Fattoria Sociale Isca delle Donne, ed è stato formalizzato da Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania e reggente della Camera di Commercio di Avellino. Il Fiano di Avellino D.O.C.G. “Isca” è il prodotto più rappresentativo del piano strategico sull’agricoltura sociale promosso dalla Società Cooperativa Gea Irpina, che gestisce la Fattoria Sociale Isca delle Donne, e il GAL Partenio: l`obiettivo è quello di creare una sinergia di azioni tra pubblico e privato, tra terzo settore ed istituzioni per sperimentare buone pratiche che possano emancipare la persona ed essere allo stesso tempo volano di sviluppo per il territorio.
“Isca” è approdato alla cinquantesima edizione di VINITALY, la più importane manifestazione italiana sul vino. C’è arrivata dopo tanto lavoro, incontri, relazioni, passione e con la costruzione di una solida rete che vede insieme pubblico e privato, mondo produttivo e no profit, istituzioni e terzo settore. Il vino è il risultato tangibile che un welfare comunitario è possibile e il sogno condiviso è realizzabile. Non solo un vino però! Non sarebbe stato possibile raccontare tutto il mondo che una bottiglia di vino porta con sé in soli 10 centimetri di etichetta. Per questo si è scelto di affidare la comunicazione alla Cooperativa Officina che ha una strada più lunga, fatta di racconti ricchi di storie, di valori e di gusto. Non solo l’etichetta, ma una linea completa di packaging e brouchures. Si è cercato di narrare i talenti di questo vino, con ironia e autenticità, e rappresentare tutti i valori ricercati e perseguiti da Gea nel quotidiano lavoro in Fattoria. Pare che la scelta abbia funzionato, tanto che Il Sole 24ore li ha annoverati tra i vini più “particolari” nella sua COVER SPECIALE VINITALY. Un successo, un grande successo che deve farci riflettere sul tema dell` economia come cura, sui distretti di economia solidale e sulle buone pratiche avviate dal basso.
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